Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per offrire una migliore esperienza. Chiudendo questo banner o continuando la navigazione acconsenti all’uso dei cookie. Per saperne di più leggi la nostra Privacy Policy .
Hai accettato l'utilizzo dei cookies da parte di questo sito

CINCILLà
CONSIGLI E CURIOSITà

I cincillà sono roditori erbivori in senso stretto, cioè il loro metabolismo si è adattato ad una dieta composta prevalentemente di erbe. Pertanto l’alimento base per una corretta alimentazione dei cincillà è il fieno o un pellet di qualità a base di erbe macinate grossolanamente, ai quali si può aggiungere un mix con verdure e cereali, da dosare con parsimonia per evitare l’insorgere di problemi digestivi o di obesità.

SNACK: MEGLIO SECCHI CHE FRESCHI

​Al contrario di altri roditori, ai quali i cibi freschi non solo piacciono ma giovano anche alla salute, al cincillà, come snack premio, è preferibile somministrare un pezzettino di mela o carota disidratate. Infatti, l’organismo di questi animali si è sviluppato nutrendosi di arbusti e piante secche che il loro ambiente naturale, molto arido, offriva. Per questo motivo, alimenti troppo verdi possono provocare dei problemi intestinali. Se proprio non riusciamo a resistere alla tentazione di dar loro della verdura o frutta fresche, facciamolo saltuariamente e in piccole quantità, dando un pezzetto di mela, mezzo spicchio d’arancia, qualche foglia di tarassaco.

UNA PELLICCIA DA FAR INVIDIA

Il primo elemento di fascino del cincillà è la sua pelliccia folta, liscia e molto morbida. La sua morbidezza è dovuta a quella parte dei peli costituti da 30-50 fibre ciascuno, che imprigionano molto più aria di quanto farebbe un pelo semplice. Originariamente la pelliccia serviva ai cincillà per difendersi dal clima freddo del loro ambiente d’origine, gli altipiani tra i 3000 e i 6000 metri della Cordigliera delle Ande. Ed il colore del manto era grigio, per permettere all’animale di mimetizzarsi con l’ambiente, fuggendo così più facilmente dai predatori. Oggi le mutazioni di colore ottenute dall’uomo sono al momento quattro: nero, bianco, beige, e la grigio-blu. Nella mutazione grigio-blu - la più bella, ma anche la più difficile da ottenere - la testa e la fascia dorsale sono di un colore azzurrognolo molto scuro, i fianchi sono grigio azzurrino, mentre sulla pancia i peli sono di un bianco brillante. La pelliccia ha una densità di peli uniforme su tutta la superficie, i peli sono della stessa lunghezza, lisci e non arricciati. Queste caratteristiche fanno del pelo del cincillà una pelliccia “vellutata”. ​

I BAGNI DI SABBIA

​Per mantenere morbida e pulita la loro pelliccia, i cincillà devono fare dei bagni, ma non con acqua, bensì con della sabbia, simile alla cenere vulcanica tipica delle Ande. La sabbia per cincillà deve essere una sabbia apposita, molto molto fine, in modo da penetrare nella folta pelliccia, tirando via l’umidità e qualsiasi sporcizia che può essersi intrappolata, nonché l’eccesso di sebo emesso dalla cute. Non bisogna utilizzare altri tipi di sabbia, come la sabbia comune, perché potrebbero danneggiare la cute e il manto. Le dimensioni della vaschetta per la sabbia devono permettere all’animale di rotolarvisi agevolmente. Inoltre è meglio utilizzare le apposite vaschette bagno chiuse, in modo che la sabbia non sia fatta schizzare dappertutto durante il vorticoso rotolarsi del cincillà. Due dita di sabbia sono sufficienti e la stessa sabbia può essere utilizzata più volte. Non bisogna mai lavare il cincillà con acqua, perché qualora si bagnassero i peli, poiché sono sprovvisti di grasso impermeabilizzante, si imbeverebbero completamente d’acqua, e l’animale si asciugherebbe con molta fatica, con conseguenti problemi di salute.

LA GABBIA

​Il cincillà è un animale molto attivo che necessita di una gabbia di grandi dimensioni da permettergli di vivere secondo i suoi ritmi ed abitudini. Essendo un grande saltatore ed arrampicatore, la gabbia dovrà necessariamente essere chiusa nella parte superiore, per evitare indesiderate fughe dell’animale. Dovrà essere sviluppata in altezza, fatta di fili di metallo, dotata di rampe e ripiani, qualche ramo, che permettano all’animale di correre e saltare quanto gli pare. Anche una ruota, simile a quella per criceti ma di dimensioni maggiori, sarà utile a soddisfare la sua voglia di movimento. Questo perché il comportamento del cincillà si avvicina di più a quello dello scoiattolo che non a quello del coniglio, visto che è un eccellente saltatore. Il fondo della gabbia va ricoperto con trucioli o pellet di legno, tutolo di mais o paglia di canapa. È da evitare la sabbia per gatti che se ingerita può causare gravi danni intestinali. L’arredamento essenziale della gabbia sarà costituito da una ciotola per il mangime, una griglia per il fieno e una casetta, o un’altra struttura adeguata a svolgere la funzione di tana, luogo di riparo. Inoltre non deve mai mancare all’interno della gabbia un abbeveratoio a goccia con dell’acqua fresca, da cambiare almeno una volta ogni due giorni. Meglio quotidianamente d’estate. Gabbia e accessori vanno lavati e disinfettati periodicamente. Per disinfettarli si può usare la candeggina, sciacquando bene con acqua prima dell’uso.

LASCIAMOLO LIBERO, MA NON DA SOLO

​Il cincillà ha bisogno di trascorrere del tempo fuori dalla gabbia, in giardino o in una stanza sistemata tenendo presente le sue necessità e il suo stile di vita. Ricordiamoci infatti che si tratta di un roditore e che quindi non perderà un secondo dal rosicchiare tutto ciò che più lo attira e incuriosisce. Nello spazio a lui dedicato non dovranno quindi esser presenti piante che potrebbero risultare tossiche o fili elettrici che metterebbero a rischio la sua incolumità. Bisogna inoltre evitare di liberarlo in una stanza che gli offra la possibilità di nascondersi. Come in natura ogni anfratto diventa per lui tana e riparo, lo stesso sarà in casa con divani o con le fessure tra i mobili, rendendo molto difficoltoso riprenderlo per riporlo nuovamente nella sua gabbia. Se il cincillà è molto attaccato al suo padrone, allora si può uscire da casa con lui per brevi tragitti, portandolo in braccio. È comunque meglio, per maggior sicurezza, attaccarlo ad un guinzaglio con pettorina, per evitare di doverlo inseguire in caso di fuga.

COME MANIPOLARLO

Per prendere in braccio il cincillà bisogna infilare una mano sotto il suo corpo, dalla parte anteriore, facendo in modo che le zampe anteriori appoggino sul nostro avambraccio. Non va mai preso per la cute, perché quando si sente preso, per riflesso di difesa, tende a perdere il pelo, che rimane nelle mani di chi lo manipola. Infatti, il cincillà per fuggire alla presa di un predatore abbandona una ciocca di peli della sua pelliccia tra le zampe o il becco del predatore. ​

ATTENZIONE AL CALDO

Il cincillà è un animale che in natura è abituato ai climi freddi e secchi dell’ambiente in cui vive, le Ande. Bisogna tenerlo bene a mente quando si sceglie il posto in cui posizionare la sua gabbia, cercando di sistemarla in una stanza fresca, con temperatura non superiore ai 25°C e con poca umidità. Bisogna porre molta attenzione alle alte temperature estive: un colpo di calore o un improvviso shock termico potrebbero portarlo anche alla morte! In giornate particolarmente calde, possiamo fornirgli rifugi freschi mettendo all’interno della gabbia delle lastre di marmo freddo o bottiglie ghiacciate, avvolte da un panno per evitare la troppa umidità che nuocerebbe alla sua salute. ​

ANDATURA TIPICA

​Come abbiamo già detto, il cincillà è un abile saltatore e arrampicatore, quasi come uno scoiattolo. Caratteristico è il suo modo di muoversi: con gli arti posteriori, molto sviluppati, si proietta in avanti con un incedere saltellante. Gli arti anteriori hanno una grande capacità prensile, che il cincillà usa per prendere il cibo o piccoli oggetti.

NOTTAMBULO

Il cincillà è un animale crepuscolare e notturno, cioè la sua attività si svolge per lo più durante le ore notturne. Di giorno ama dormire rintanato nella sua casetta e in caso di convivenza di più esemplari, questi amano appoggiarsi l’uno all’altro. Durante il giorno è preferibile quindi lasciarlo tranquillo. Nel tardo pomeriggio tende a svegliarsi, fino ad essere nel pieno della sua vitalità nelle ore serali, dove, oltre a ricercare cibo, può fare dei bagni di sabbia. Il cincillà ama correre e saltare; è un roditore molto curioso, in continua esplorazione e ogni buco che trova è buono per infilarcisi. Nonostante l’abitudine ad una vita da “nottambulo”, una vita a contatto con l’uomo potrebbe far adeguare l’animale agli orari domestici. ​

UN ANIMALE MOLTO LONGEVO

​I cincillà sono animali robusti che in cattività possono arrivare tranquillamente ai 15 anni. Straordinariamente alcuni soggetti sono arrivati a compiere anche 35 anni!

Tutti i consigli