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CONIGLIETTI CONSIGLI E CURIOSITà
I conigli sono animali che si nutrono principalmente di erba fresca. Lo dimostra la conformazione del loro apparato digerente, estremamente specializzato per questo tipo di alimento, a partire dalla bocca e dalla dentatura. Ecco che il cibo fondamentale per una nutrizione corretta è il fieno o un pellet di qualità, a base di erbe macinate grossolanamente e pressate. A questo si può aggiungere un mix con verdure e cereali, da razionare quotidianamente.
Fieni ed erbe macinate grossolanamente garantiscono il corretto apporto di fibra, sia in termini quantitativi che qualitativi: con questi alimenti si mantiene l’ideale motilità intestinale e l’attività di masticazione fa sì che la misura dei denti si regoli in modo naturale. Pare proprio che ai coniglietti piaccia molto rosicchiare, ed in effetti ne hanno bisogno: i loro denti crescono continuamente e la masticazione serve a consumarli, evitando così i possibili problemi che verrebbero causati da una cattiva occlusione dentale.
VERDURE E PREMI SPECIALI
Quando il coniglio è libero allo stato naturale, accanto ad erba e fieno trova spesso verdure fresche, di cui è ghiotto. Anche quando sarà nelle nostre case sarà necessario fornirgli un’alimentazione varia, mettendo di tanto in tanto a sua disposizione carote, anche con le foglie, sedano, radicchi, lattughe, sempre ben lavati ed asciugati. Occasionalmente, come fosse un premio speciale, si può dare qualche pezzetto di frutta, mela o pera, o un bastoncino di semi o uno snack specifico per conigli. Come ogni sgarro alla regola, questi cibi vanno gestiti con moderazione.
SVEZZAMENTO E ALIMENTI SPECIFICI PER LA CRESCITA
Attorno alla settima o ottava settima di vita finisce lo svezzamento dei piccoli. Per i successivi sette mesi, i coniglietti hanno bisogno di una alimentazione particolarmente ricca di proteine per completare il loro accrescimento. In questo periodo è indicato scegliere fieno e pellet ricchi di erba medica, che ha un alto contenuto proteico.
LA GABBIA
Quando il coniglio vive in casa, si devono trovare i compromessi tipici di ogni convivenza tra animali e uomo: l’animale starà dunque in una gabbia, sia per la sua stessa sicurezza (potrebbe perdersi, uscire, venire calpestato), sia per evitare che rosicchi i mobili, divenendo così ospite poco gradito. Naturalmente la gabbia sarà il più possibile spaziosa, con un’altezza tale da permettere al coniglio di allungarsi comodamente. Va collocata in un posto tranquillo ma non isolato, lontano dalle correnti d’aria e soprattutto dal caldo eccessivo, che il coniglio sopporta molto poco. È un animale delicato che soffre facilmente di colpi di caldo, e in poco tempo ad una temperatura sopra i 35° C può addirittura non sopravvivere. Per questo la gabbia non andrà mai esposta alla luce diretta del sole o collocata vicino a fonti di calore. I modelli migliori di gabbie sono quelli con il fondo in plastica, senza griglia che può dare fastidio alle zampette. Le pareti del fondo saranno alte per evitare che il coniglietto, muovendosi, faccia uscire la lettiera o il cibo. Mentre la parte superiore dovrebbe essere di sbarre metalliche non ricoperte da plastica che può risultare tossica se rosicchiata. Sul fondo della gabbia va stesa una lettiera biodegradabile, non polverosa, come il truciolo o il pellettato di legno o di carta, il tutolo di mais in granuli o le fibre di canapa. Anche il fieno può essere impiegato come lettiera, mentre la paglia non è consigliata per via del suo basso potere assorbente. La lettiera va cambiata spesso (ogni giorno o al massimo ogni due giorni). L’operazione di pulizia sarà facilitata se si stenderanno dei fogli di giornale sotto la lettiera. È importante che il coniglio possa uscire dalla gabbia in modo agevole, attraverso una apposita porticina, e restare in spazi aperti per una passeggiata o per il gioco.
GLI ACCESSORI: CASETTA, ABBEVERATOIO, LEGNETTI DA ROSICCHAIRE
In natura il coniglio è una preda, e quindi il suo istinto è di stare sempre all’erta, si spaventa molto a causa di rumori e movimenti improvvisi, non ama la confusione né gli schiamazzi. Ecco perché una casetta in legno, con tetto piatto, posta dentro la gabbia, sarà un ottimo rifugio e un conforto nei momenti di stress, quando l’animaletto necessita di stare solo in un luogo raccolto. Se invece vorrà stare ad osservare il mondo, userà la casetta come scranno. Una mangiatoia raccogli-fieno, da appendere alla gabbia, permetterà di somministrare facilmente il cibo, mentre per altri tipi di alimenti è consigliata una ciotola in terraglia smaltata, che non verrà rosicchiata o rovesciata. Abbeveratoi a goccia si appendono all’esterno delle gabbia per rendere l’acqua sempre disponibile, naturalmente cambiandola ogni giorno per mantenerla fresca e a temperatura ambiente. Ciotola e abbeveratoi vanno puliti giornalmente, mentre una volta la settimana gabbia e accessori vanno puliti a fondo con acqua e sapone, disinfettati e sciacquati con cura. In genere il coniglio utilizza un solo angolo della gabbia per i suoi bisogni, e quindi può imparare ad usare una cassetta igienica esterna, come fanno i gatti, in modo che la lettiera rimanga pulita più a lungo. Se il coniglio può apprendere alcuni comportamenti, all’istinto non si comanda, e il suo più forte è quello di rosicchiare (anche perché è funzionale a contrastare la crescita dei denti). In questo caso siamo noi che dobbiamo andare incontro alla sua esigenza, facendogli trovare nella gabbia dei rametti di legno o altri legnetti che soddisferanno il suo bisogno.
LA PASSEGGIATA IN LIBERTÀ E IL SUO PARCO GIOCHI: IL CONIGLIO NON è FATTO PER STARE CHIUSO IN GABBIA
Chiunque abbia un coniglio impara presto che è un animale socievole, sensibile e vivace, che ama la compagnia, sia delle persone sia, e anche in misura maggiore, dei propri simili. Una coppia di conigli è più in armonia quando sono un maschio e una femmina, ma è importante che vengano sterilizzati, se non si desidera un rapido allargamento della famiglia. Due maschi potrebbero diventare molto litigiosi, soprattutto se non sterilizzati. L’ideale per il coniglio è trascorrere parte della giornata fuori dalla gabbia e fare attività fisica tutti i giorni, girando liberamente per casa, anche se si consiglia di sorvegliarlo per evitare che combini qualche guaio. In giardino è opportuno costruire un recinto con una zona d’ombra e una tana dove rifugiarsi. Nello spazio a lui dedicato si può creare un vero parco giochi, con rampe e ostacoli in legno, dove lui farà corse ed esercizi, con tunnel e una zona con sabbia dove scavare e giocare. Il moto è fondamentale per la sua salute. Quando mangia, dorme o si pulisce, non va invece disturbato.
A SPASSO COL CONIGLIO
I coniglietti si abituano facilmente a pettorina e guinzaglio, e possono accompagnarvi a passeggio come ogni altro animale domestico.
FARE AMICIZIA CON IL PROPRIO CONIGLIO E IMPARARE A PRENDERLO IN BRACCIO NEL MODO CORRETTO
Il coniglio ha uno scheletro particolarmente leggero, mentre i muscoli degli arti posteriori sono molto sviluppati. Per questa sua costituzione fisica va maneggiato con molta attenzione per evitare che, afferrato in modo inadeguato, cerchi di divincolarsi, e con la stessa forza dei suoi muscoli o cadendo si procuri qualche frattura. Prima di sollevarlo, è bene avvicinarsi gradualmente al coniglio, come per fare conoscenza e tranquillizzarlo, evitando suoi movimenti repentini che ci metterebbero in difficoltà. Sarà molto sensibile alla nostra calma, a movimenti lenti e ad un tono di voce basso, calmo e tranquillizzante. Dovrà poter annusare la mano di chi si avvicina, esplorando così la persona. Un buon veicolo per approcciarsi a lui è offrirgli del cibo, che lo convincerà delle nostre buone intenzioni. Per sollevare in modo sicuro un coniglio va fatta scivolare una mano sotto il torace, afferrando saldamente gli arti anteriori, mentre con l’altra mano si sostengono gli arti posteriori. Con gli arti immobilizzati, e il peso del corpo sostenuto da entrambe le mani, si può sollevare il coniglio appoggiando la sua schiena al vostro torace. Contrariamente ad una certa iconografia cui siamo abituati, il coniglio non va mai afferrato per le orecchie, perché sono delicate e molto sensibili. In ogni caso, al coniglio l’essere sollevato ricorda l’aggressione di un predatore e quindi non è cosa troppo gradita. Meglio coccolarlo lasciandolo a terra.
FACCIAMOCI BELLI: UNGHIE, PELO, DENTI
Il coniglio cura da sé la propria igiene personale, in modo meticoloso: basterà fornirgli un ambiente pulito e provvederà da solo a mantenersi in perfetto ordine. Quando è tenuto come animale da compagnia non ha modo di consumare le unghie come accade in natura, dove le usa per scavare. Pertanto vanno regolarmente accorciate con una tronchesina, evitando così che si impiglino nella rete della gabbia o nei tappeti di casa, spezzandosi. L’operazione è un po’ delicata ed è meglio farsi aiutare da mani esperte (o dal veterinario), almeno per le prime volte. Animaletto curato e pulito, per il coniglio il bagno è però argomento tabù, e fonte di stress. Per altro, è una routine che si può tranquillamente evitare, sostituendolo con la pulizia del pelo fatta con un panno leggermente umido. Il mantello, soprattutto per le razze a pelo lungo, va invece ben spazzolato regolarmente per tenerlo in ordine, per togliere il pelo morto e mantenerlo più pulito. Anche se una corretta alimentazione li mantiene della lunghezza giusta, i denti vanno costantemente controllati, facendo attenzione che siano in buono stato e che risultino pareggiati nella lunghezza, per evitare che il coniglietto abbia problemi mentre mangia. Un piccolo controllo a cadenza settimanale vi permetterà di prevenire il problema.
I VACCINI
Il coniglio è soggetto a gravi malattie virali, tra le quali la mixomatosi e la malattia emorragica virale (MEV) che conducono spesso alla morte con un decorso molto veloce.
Queste malattie sono specifiche del coniglio, in quanto non colpiscono altre specie animali e neppure l’uomo. Si possono trasmettere per contatto diretto con conigli infetti o con insetti vettori, come mosche, zanzare, pulci, pidocchi; oppure indirettamente tramite il mangime, la lettiera o i peli contaminati.
Poiché non esistono cure per queste malattie, l’unica modo per proteggere il coniglio è la vaccinazione preventiva, da effettuarsi annualmente.
LONGEVITÀ
Quello che arriva a casa come piccolo e timido batuffolo di pelo, nella fase giovanile, ovvero per il primo anno di vita, sarà sempre in attività, pieno di energie, mentre con il passare del tempo diventerà più tranquillo e sempre più affettuoso. Se allevato in modo corretto un coniglio può raggiungere l’età di otto-dieci anni.