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PESCI ROSSI CONSIGLI E CURIOSITà
Cosa mangia il pesce rosso? Forse non ce lo siamo mai chiesto, ma la risposta è più semplice del previsto: il pesce rosso è tecnicamente un onnivoro, dato che in natura si nutre sia di alimenti di origine animale che vegetale, come piccoli crostacei, insetti, alghe. È un animale a sangue freddo, e per questo ha bisogno di una dieta ricca di proteine, più di quanto avviene per mammiferi e uccelli, ma comunque più povera di proteine rispetto ai pesci tropicali.
Se siamo noi a cibare il pesce rosso, un’attenzione particolare va rivolta alle dimensioni del mangime che scegliamo, che dovrà sempre essere adeguato alla misura della sua bocca. Ecco perché abitualmente si usano mangimi in scaglie per i piccoli pesci, mentre per i pesci di dimensioni maggiori, spesso tenuti nei laghetti in giardino, si usano per lo più mangimi in granuli o stick.
Fiocchi, granuli e stick sono mangimi studiati per galleggiare sulla superficie dell’acqua, in modo da permettere ai pesci di alimentarsi prima che il mangime vada a fondo.
Per la salute dell’animale è bene integrare il mangime con qualche altro alimento, sia di origine animale, come piccoli crostacei (dafnia e gamberetti), che vegetale, come carote, spinaci e piselli, sbollentati e ridotti in piccoli pezzettini.
NEL GIRONE DEI GOLOSI
Ebbene sì, Dante metterebbe il pesce rosso nel girone dei golosi. Incurante della sua silhouette, questo pesce pare non essere mai sazio, e continua a mangiare finché trova cibo a disposizione, proprio come chi ha “più occhi che pancia”. Starà a noi, dunque, moderare la quantità del cibo, ricordandoci che vedere che tutto quello che gli si dà viene mangiato con avidità non è segno di appetito, ma solo di mancanza di regolazione. Troppo cibo creerà naturalmente problemi di indigestione all’animale, che potrebbe addirittura morire per questo. È più facile che il pesce rosso muoia di indigestione che di fame! Prendiamo noi le abitudini buone per il nostro pesce: il cibo verrà distribuito una sola volta al giorno, in piccole quantità, in modo tale che venga consumato nell’arco di un paio di minuti. Per evitare di somministrare quantità troppo grandi di cibo, vanno utilizzate le dita, e , se nell’acquario ci sono più pesci, il mangime va distribuito su tutta la superficie in modo che tutti i pesci possano alimentarsi liberamente. I pesci rossi possono stare con poco cibo anche per periodi di tempo relativamente lunghi. Se siamo assenti da casa per qualche giorno, potremo lasciare nell’acquario degli appositi blocchi di mangime che rilasciano a poco a poco piccole quantità di cibo. Oppure per alimentare i pesci tutti i giorni, anche quando siamo in vacanza, si può utilizzare un distributore automatico che va applicato all’acquario.
ACQUARIO IN CASA O VASCHE ALL’APERTO? COME DARE I GIUSTI SPAZI AL PESCE ROSSO
I pesci rossi sono pesci d’acqua fredda, generalmente robusti e poco esigenti; possono vivere in acquari tenuti dentro casa o in vasche all’aperto. Il pesce rosso comune tollera un ampio range di temperatura, riuscendo a vivere all’esterno anche d’inverno, quando la temperatura è molto bassa. Se la temperatura esterna scende di molto, sino a formare una lastra di ghiaccio sulla superficie dell’acqua, è bene rompere la lastra di tanto in tanto, per favorire l’ossigenazione dell’acqua. Per evitare che l’acqua ghiacci anche in profondità la vasca all’aperto deve avere una profondità di 70-80 cm. Le dimensioni dell’acquario devono tener conto del numero di pesci che si vuole allevare, nella proporzione di circa 4-5 litri per centimetro di lunghezza di pesce. Gli acquari a boccia non sono assolutamente adatti agli animali: la forma arrotondata costringe il pesce a girare continuamente in tondo, e questo non fa bene al pesce; inoltre le bocce hanno poca superficie di contatto tra aria e acqua, e per questo richiedono il ricambio d’acqua tutti i giorni, con probabili sbalzi termici che faranno ammalare il pesce. Come accade per ogni animale domestico, anche per il pesce rosso il primo principio è che è un essere vivente, non un oggetto o un elemento di design, e il nostro pensiero deve rivolgersi prima di tutto al loro benessere. Qualche pesce rosso potrebbe essere tentato di saltare fuori dall’acquario, andando incontro a morte certa, per questo è opportuno che la vasca sia dotata di coperchio. Per abbellire l’acquario e creare un habitat più simile a quello naturale, si può coprire il fondo dell’acquario con della sabbia grossolana e collocarci delle piante acquatiche. Ma poiché i pesci rossi amano frugare sul fondo, danneggiando le piante, nonché mangiarne le foglie, essendo onnivori, risulta molto spesso più semplice utilizzare piante artificiali. In questo caso si potrebbe mettere sul fondo dell’acquario un ghiaino neutro, in modo che non rilasci sostanze che modificano i valori chimici dell’acqua, e di dimensioni dai 3 ai 6 mm in modo da far circolare l’acqua anche sul fondo. In aggiunta al ghiaino si possono usare sassi, pietre, legni e radici. Un acquario per pesci rossi non ha bisogno di un impianto di illuminazione, soprattutto se non ci sono piante naturali. Sarà sufficiente posizionarlo in una zona ben luminosa della casa, vicino ad una finestra, ma non alla luce solare diretta, che provocherebbe una crescita di alghe indesiderate e il riscaldamento dell’acqua.
L’AMBIENTE SUBACQUEO: CARATTERISTICHE DELL’ACQUA
La temperatura ideale dell’acqua per i pesci rossi è tra 13 e 23°C, una media che si verifica facilmente in casa. Pertanto non è necessario l’uso di un riscaldatore negli acquari poiché l’acqua raggiungerà la temperatura dell’ambiente domestico anche senza l’uso di un riscaldatore nell’acquario. É comunque consigliato un termometro per controllarne la temperatura. L’acqua di rubinetto contiene cloro che, anche in percentuali minime, è dannoso per la salute dei pesci e delle piante. Prima di essere versata nell’acquario, l’acqua dovrà perciò essere trattata con apposito preparato per depurarla. L’acqua dovrebbe avere un pH neutro o lievemente basico (attestandosi perciò tra il valore 7 e 7,5), e una durezza media, cioè tra 8 e 18 °dGH. Di solito l’acqua di rubinetto ha i valori di pH (che esprime l’acidità dell’acqua) e di durezza (che esprime il contenuto di sali disciolti) adatti alla vita dei pesci rossi. È comunque bene controllare con gli appositi kit.
AERAZIONE E FILTRAGGIO DELL’ACQUA
Affinché l’acqua dell’acquario contenga disciolto l’ossigeno necessario alla vita dei pesci, bisognerà effettuare dei regolari ricambi d’acqua oppure installare un aeratore. I ricambi regolari d’acqua si possono fare per piccoli acquari, mentre per grandi acquari e le vasche all’esterno è meglio installare un aeratore. I ricambi regolari d’acqua vanno fatti cambiando piccole quantità d’acqua ogni giorno, o quantità più grandi nell’arco di più giorni, utilizzando acqua declorata e a temperatura ambiente, perché i pesci rossi soffrono molto gli sbalzi di temperatura. Nel caso sia necessario fare un ricambio totale dell’acqua, è meglio spostare il pesce rosso in un piccolo contenitore, precedentemente riempito con la vecchia acqua, e una volta fatte le operazioni di ricambio, riportarlo nell’acquario. Per lo spostamento del pesce non si dovranno mai usare le mani, ma un apposito retino. Se non si possono effettuare ricambi regolari d’acqua, oltre all’aeratore andrà installato anche un impianto di filtraggio per la pulizia dell’acqua, per eliminare le piccole particelle in sospensione e quelle disciolte nell’acqua, derivanti dalla decomposizione di sostanze organiche.
LA COMPAGNIA È GRADITA, MA CON PRUDENZA
In natura i pesci rossi vivono in gruppi, quindi è molto indicato allevare più soggetti nello stesso acquario. È difficile invece la convivenza dei pesci rossi con altre specie, soprattutto con i pesci tropicali, ad eccezione delle carpe.
VIVE PIÙ A LUNGO DI QUELLO CHE COMUNEMENTE SI PENSA
È un pesce longevo. Se ben curato, in particolare nell’alimentazione, vive tra i 15 e i 20 anni, e in certi casi arrivare ai 40! Tra i record c’è l’anziano Tish, un pesce rosso che visse 43 anni.